Adolf Hitler
(1889 - 1945)

Adolf HitlerNato a Braunau (Austria 1889), figlio di un doganiere, frequenta un istituto tecnico a Linz fino alla morte del padre. Quindi si trasfersce a Vienna dove tenta di essere ammesso all'Accademia delle Belle Arti, ma viene respinto e per vivere lavora come aiuto decoratore. Già allora conosce le teorie antisemite di K.Lueger . Nel 1912 va a Monaco dove lavora come operaio edile. Nel '14 si arruola volontario in un reparto bavarese e partecipa alla grande guerra dove rimane ferito. Hitler, come molti altri tedeschi, dà la colpa della disfatta militare a marxisti e a ebrei. Forse la molla che lo spinge ad entrare in politica é proprio il desiderio di uscire dalle imposizioni di Versailles e vendicarsi dei "nemici interni" alla Germania. Nel settembre del '19 entra nel Partito Tedesco dei lavoratori che l'anno seguente si trasforma nel partito nazional-socialista tedesco dei lavoratori. Hitler ne é il capo assoluto. Si distingue per le sue capacità oratorie. Il cambio di linea della politica del governo che abbandona la resistenza passiva che opponeva alla Francia per l'occupazione della Ruhr (zona fortemente industrializzata della Germania e quindi essenziale per la ripresa economica), lo spinge ad organizzare nel '24 il Putch di Monaco (un colpo di stato) che però fallisce. Hitler viene condannato a 5 anni ma dopo pochi mesi viene scarcerato. Nei mesi di prigionia fa in tempo a scrivere buona parte del Mein Kampf (La mia battaglia) dove esprime le sue idee antisemitee i suoi principi sulla superiorità della razza ariana. Una volta scarcerato decide di riorganizzare il partito. Fonda le S.A.(sturm-abteilungen, truppe d'assalto) e le S.S. (schutz-staffeln, squadre di difesa). In quegli anni la crisi economico-sociale e il conseguente aumento della disoccupazione permettono ad Hitler, nelle elezioni per il reichstag (parlamento), di raggiungere il ragguardevole numero di sei milioni di voti. Nel '32 vince le elezioni, il 30 gennaio del'33 viene nominato cancelliere e a marzo ottiene i pieni poteri. Questo gli permette di eliminare ogni libertà democratica e quindi di creare una dittatura personale e di partito.

esercito tedescoNella notte del 30 giugno del '34 (la notte dei lunghi coltelli) H. fa eliminare alcune frange estremiste delle S.A. compreso il loro capo E.Rohm, colpevoli di essersi ricavati un autonomia ritenuta eccessiva e di essere malvisti dai generali dell'esercito che d'ora innanzi rimarrano fedeli al nazismo. Il 2 agosto grazie a una legge deliberata dal consiglio dei ministri le cariche di presidente del Reich e cancelliere vengono unificate. Il Fuher divenne così il capo assoluto dello stato (confermato tra l'altro dal plebiscito del 19 agosto), si poté dedicare alla creazione e affermazione della razza ariana in Europa e alla distruzione di tutti quei stati e popoli ritenuti inferiori, cosa che portò allo scoppio della seconda guerra mondiale (settembre '39), nel '41 si autoproclamò capo dell'esercito, ma la sua eccessiva ambizione gli fece commettere errori gravissimi come a Stalingrado (dove non permise la ritirata alla sesta armata, forte di 300.000 uomini, che fu costretta alla resa), che fecero cambiare corso alla guerra. Il malcontento che generarono le sempre più numerose sconfitte fece crescere l'opposizione al leader nazista (ma solo da parte dei militari, la popolazione era ancora ingannata dall'abile propaganda di Goebbels) tanto che il 13 marzo '43 fu vittima di un attentato ad opera di Fabian von Schlabrendorff, anche nel '44 vi fu congiura organizzata da alcuni alti ufficiali della Wehrmacht, ma anche questo attentato non diede gli effetti sperati. Hitler sopravvisse e fece uccidere tutti i cospiratori, si ritirò a Berlino, visto il continuo avanzare del nemico, dove morì probabilmente suicida nel suo bunker quando i russi ormai entravano nella città, il 30 aprile '45.

(dal sito I protagonisti: Adolf Hitler)

 

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