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RAGAZZI NEWS n. 27 - Scoprire l'arte divertendosi: nel segno del giallo

bambini al museoA Firenze, al Museo Archeologico di via della Colonna, i piccoli detective hanno veramente dovuto mettercela tutta per scoprire nientemeno che l'assassino del Faraone.
A Genova le splendide sale della Galleria di Palazzo Reale, in via Balbi, e del museo Amedeo Lia, a La Spezie, si sono trasformate in ambienti ideali per lo svolgimento di indagini a tappeto, con la scoperta di indizi, tracce e suggerimenti anche deducibili da un quadro apparentemente vecchio e privo di fascino, o da un complesso scultoreo immobile e freddo, ma capace di indirizzare i giovani detective nella direzione giusta.

lente d'ingrandimentoAlla fine della giornata, potete esserne sicuri, tutti i misteri sparsi per il paese erano stati risolti, i colpevoli arrestati e i casi "conclusi". E penso proprio che tutti i ragazzi che hanno partecipato all'iniziativa sono tornati a casa soddisfatti, contenti e sicuramente più "esperti d'arte" rispetto al giorno prima. Abbiamo ancora un po' di tempo: che ne dite di fare un salto in uno dei musei più importanti del nostro paese che ha partecipato all'iniziativa? In attesa di un'altra domenica Arté.

Approfondiamo Insieme - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Roma

bustoVilla Giulia, costruita da papa Giulio III tra il 1550 e il 1555, é uno splendido esempio di villa rinascimentale.

Al progetto e alla realizzazione parteciparono i più grandi artisti dell'epoca: Giorgio Vasari, il Vignola e Bartolomeo Ammannati.

Dal 1889 accoglie il Museo che, nato come Museo delle Antichità preromane, é oggi soprattutto ricco di testimonianze provenienti dall' Etruria Meridionale (alto Lazio). Il Museo raccoglie testimonianze delle civiltà fiorite tra l’Età del Ferro e l’epoca romana nel Lazio, in particolare nella zona nord-ovest della regione, compresa tra il Tevere e la Toscana (civiltà etrusca e falisca).

I materiali sono esposti secondo un criterio topografico e comprende oggetti rinvenuti nelle zone di Vulci, Bisenzio, Veio, Cerveteri, Pyrgi. Fra i reperti più famosi del museo si possono annoverare, oltre alle famose lamine d’oro di Pyrgi, il corredo della Tomba del Guerriero (seconda metà del sec. VI a.C.) proveniente da Vulci, la statua di Apollo (del sec. VI a.C.) proveniente dal santuario di Portonaccio a Veio, il Sarcofago degli Sposi (circa del 530 a.C.) proveniente da Cerveteri, una biga in legno con rivestimenti in lamina bronzea rinvenuta nella tomba di Castro (circa 530 a.C.), i corredi delle tombe Barberini e Bernardini di Palestrina (risalenti alla metà del VII sec. a.C.)

Francesca Virgilietti

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Museo Nazionale Etrusco

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