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Paragrafi
I
fogli di papiro
La pergamena
La carta
La carta in Europa
La carta oggi
La
carta da macero
Scheda
La
leggenda di Ts'ai Lun
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COME & PERCHÉ n. 37 - La carta
Il
risultato? Una pasta uniforme, che veniva
poi versata in una specie di "formina",
costruita con sottili bastoncini di bambù.
L'acqua, così, poteva filtrare mentre la parte più
consistente dell'impasto restava "a galla" formando
un foglio sottile che poi veniva messo ad essiccare
all'aria.
La carta, in un primo momento, non era utilizzata
da molti, ma solo dai pochi, generalmente ricchi,
che sapevano scrivere. Per cui non era richiestissima.
Anzi: in principio la carta, in Cina, veniva
utilizzata per costruire capi di vestiario.
E
pure gli aquiloni, le lanterne e i ventagli
erano fatti di carta, soprattutto a partire dal 300
d.C. quando gli imperatori proibirono l'utilizzo della
seta per questi oggetti, per motivi economici.
Furono gli Arabi a diffondere la carta nei
paesi occidentali. Dal Medio Oriente, la tecnica di
produzione si diffuse prima in Egitto, poi in tutta
l'Africa Settentrionale (Tunisi, Cente, Fez), dove
venivano utilizzati il lino e gli stracci di lino.
La
carta in Europa
La
prima cartiera in Europa sorse in Spagna (Jativa,
Valencia), e subito dopo in Italia, soprattutto, intorno
al 1100, ad Amalfi e a Fabriano, e poi a Bologna,
a Genova, in Piemonte, in Toscana e in Veneto.
Le cartiere europee, però, preferivano esclusivamente,
come materia prima, i cenci e gli stracci che
venivano lavorati con sistemi più avanzati rispetto
a quelli utilizzati da arabi e cinesi.
Risultato: una carta più resistente e duratura.
Bisogna però aspettare il 1800 per assistere al salto
dalla produzione artigianale a quella industriale.
Il primo tentativo fu francese, di un certo Nicolas
Louis Robert che nel 1979 realizzò la prima macchina,
via via perfezionata, capace di produrre un foglio
continuo della lunghezza di 60 cm.
Con l'aumento della richiesta di carta fu necessario
trovare una materia base alternativa agli stracci,
ormai insufficienti. Si provò quindi con la pasta
meccanica di legno.
La
carta oggi
La
materia prima per la produzione della carta é
la cellulosa, elemento fondamentale nelle piante.
Non tutte le piante, però, sono adatte. Le
migliori sono quelli con il legno tenero come il pioppo,
il pino, l'abete e la betulla.
Il
prodotto finale, poi, può essere modificato
e migliorato con l'aggiunta di varie sostanze:
o minerali in polvere, come il talco o il marmo, per
dare al foglio un certo peso e caratteristiche come
l'opacità e la stampabilità; o colla, che dona resistenza
al foglio e capacità di ricevere la scrittura; o colore,
per dare ai fogli una colorazione particolare.
La
carta da macero
E la carta da macero? Che cos'è?
E' la carta che è già stata utilizzata
e che viene recuperata e riutilizzata. La cellulosa,
infatti, possiede la caratteristica fondamentale di
poter sopportare diversi processi di lavorazione.
Per
questo motivo un foglio di carta può non morire
mai, perché può essere "riutilizzato"
più e più volte. Durante la lavorazione,
la carta di recupero subisce un trattamento di elementarizzazione,
per togliere, quanto possibile, gli elementi "impuri":
vetro, ferro, colle, etc...
Se si desidera tornare ad una carta bianca è
necessaria anche una fase di disinchiostrazione.
Francesca Virgilietti
P.S. Hai qualche curiosità?
Hai da proporre qualche COME & PERCHÉ ?
SCRIVICI!
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