...Tre
anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende,
Sette
ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra,
Nove
agli Uomini Mortali che la triste morte attende,
Uno per
l'Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra
Nella
Terra di Mordor, dove l'ombra nera scende.
Un Anello
per domarli, Un Anello per trovarli
Un Anello
per ghermirli e nel buoi incatenarli,
Nella
Terra di Mordor, dove l'Ombra cupa scende...
Il
18 gennaio - dopo mesi d'attesa - ha fatto il suo
trionfale ingresso nelle sale cinematografiche italiane
"Il Signore degli Anelli: la compagnia dell'anello",
film girato in Nuova Zelanda dal regista Peter Jackson,
primo capitolo della trilogia ("La Compagnia
dell'anello", "Le due Torri" e "Il
ritorno del Re") creata da J. R. R. Tolkien
nel lontano 1954. Le riprese sono durate, per la saga
completa, circa 1 anno e mezzo, a cui vanno aggiunti
altri 18 mesi per i lavori di post - produzione.
Tre
anni, quindi, per completare uno dei film più
complessi girati nell'emisfero meridionale e costato
ben 270 milioni di dollari. Un vero e proprio Kolossal
a cui hanno partecipato ben diecimila comparse oltre
ad un gran numero di attori più o meno famosi
tra cui: Elijah Wood (Frodo Baggins), Liv Tyler
(Arwen), Viggo Mortensen (Aragorn Mortensen) e
Ian McKellen (Gandalf). Per non parlare delle decine
di persone che si sono date da fare dietro alle quinte:
fabbri, intagliatori, maestri d'arme, scultori, medievalisti,
linguisti, disegnatori ed esperti del mondo tolkieniano.
Trama
Il
film racconta le avventure di un giovane Hobbit, Frodo,
e dei suoi coraggiosi compagni (La compagnia dell'Anello):
Gandalf il Grigio, uno stregone Maiar, Legolas, un
elfo, Gimli un nano, Boromir figlio di Denethor, l'ultimo
sovrintendente della casata di Minas Tirith e Aragorn,
detto Granpasso, capo dei Dunedain e discendente dei
re di Minas Tirith. Completano il gruppo i tre simpatici
Hobbit amici di Frodo: Sam Gamgee, Meriadoc
(Merry) e Peregrino Tuc (Pipino). Scopo del viaggio:
distruggere l'Anello Assoluto - un gioiello
che dà a chi lo possiede poteri soprannaturali
ma pericolosi per i popoli della Terra di Mezzo -
gettandolo nelle voragini di Monte Fato (Terra di
Mordor). L'anello
é stato forgiato in tempi remoti e, per una serie
di circostanze, é passato di mano in mano a molti
Portatori tra cui, ultimo, il piccolo Hobbit
Frodo. Paesaggi fantastici, montagne altissime e impervie,
boschi impenetrabili e caverne immense ricche di cuniculi
e di anfratti hanno partecipato attivamente alla creazione
di atmosfere e di emozioni a dir poco uniche. Senza
dimenticare le scene degli scontri epici contro
gli orchi e i combattimenti con i Nazgul, antichi
re-non morti al servizio di Sauron.
Effetti
speciali
Per
raggiungere certi risultati, però, il semplice
impegno degli attori, per quanto bravi, non é bastato.
Ed ecco gli effetti speciali curati, sul set,
da Richie Cordobes e dal suo team che si sono occupati,
nel particolare, degli "effetti fisici":
di tutti i tipi di vento, per esempio, della pioggia,
della neve e delle esplosioni. Doveva crollare la
cima del monte con il suo bravo seguito di
terriccio e pezzi di ghiaccio? Nessuna paura. Ogni
tipo di detrito fatto cadere dinnanzi alla macchina
da presa accuratamente posizionata può dare
effetti sorprendenti.
Vi siete accorti poi quante foglie cadono o
volteggiano durante il film? Veramente tante,
ve lo possiamo assicurare. Grazie, ancora una volta,
a Cordobes e i suoi. Il Signore degli Anelli
non é un film d'azione propriamente detto, ovvero
con sparatorie, esplosioni e inseguimenti. Ma proprio
perché di fantasia ha richiesto spesso una maggior
cura nei particolari. E la tecnologia ha dato una
mano non indifferente, soprattutto nella fase post-ripresa.
Cavi
ed elastici che servivano a rendere più realistica
la scena hanno potuto, per esempio, essere cancellati
in un secondo momento.
E gli splendidi scenari, sempre diversi, che
abbiamo potuto ammirare ad ogni cambio inquadratura?
Merito del reparto "rocce e schiume", che si
é occupato anche di ogni mattone o sasso comparso
nel film, comprese le mura di cinta del castello,
i versanti dei monti, le pareti delle caverne...
Il
18 gennaio - dopo mesi d'attesa - ha fatto il suo
trionfale ingresso nelle sale cinematografiche italiane
"Il Signore degli Anelli: la compagnia dell'anello",
film girato in Nuova Zelanda dal regista Peter Jackson,
primo capitolo della trilogia ("La Compagnia
dell'anello", "Le due Torri" e "Il
ritorno del Re") creata da J. R. R. Tolkien
nel lontano 1954. Le riprese sono durate, per la saga
completa, circa 1 anno e mezzo, a cui vanno aggiunti
altri 18 mesi per i lavori di post - produzione. 
Tre
anni, quindi, per completare uno dei film più
complessi girati nell'emisfero meridionale e costato
ben 270 milioni di dollari. Un vero e proprio Kolossal
a cui hanno partecipato ben diecimila comparse oltre
ad un gran numero di attori più o meno famosi
tra cui: Elijah Wood (Frodo Baggins), Liv Tyler
(Arwen), Viggo Mortensen (Aragorn Mortensen) e
Ian McKellen (Gandalf). Per non parlare delle decine
di persone che si sono date da fare dietro alle quinte:
fabbri, intagliatori, maestri d'arme, scultori, medievalisti,
linguisti, disegnatori ed esperti del mondo tolkieniano.
Il
film racconta le avventure di un giovane Hobbit, Frodo,
e dei suoi coraggiosi compagni (La compagnia dell'Anello):
Gandalf il Grigio, uno stregone Maiar, Legolas, un
elfo, Gimli un nano, Boromir figlio di Denethor, l'ultimo
sovrintendente della casata di Minas Tirith e Aragorn,
detto Granpasso, capo dei Dunedain e discendente dei
re di Minas Tirith. Completano il gruppo i tre simpatici
Hobbit amici di Frodo: Sam Gamgee, Meriadoc
(Merry) e Peregrino Tuc (Pipino). Scopo del viaggio:
distruggere l'Anello Assoluto - un gioiello
che dà a chi lo possiede poteri soprannaturali
ma pericolosi per i popoli della Terra di Mezzo -
gettandolo nelle voragini di Monte Fato (Terra di
Mordor). 
L'anello
é stato forgiato in tempi remoti e, per una serie
di circostanze, é passato di mano in mano a molti
Portatori tra cui, ultimo, il piccolo Hobbit
Frodo. Paesaggi fantastici, montagne altissime e impervie,
boschi impenetrabili e caverne immense ricche di cuniculi
e di anfratti hanno partecipato attivamente alla creazione
di atmosfere e di emozioni a dir poco uniche. Senza
dimenticare le scene degli scontri epici contro
gli orchi e i combattimenti con i Nazgul, antichi
re-non morti al servizio di Sauron. 
Per
raggiungere certi risultati, però, il semplice
impegno degli attori, per quanto bravi, non é bastato.
Ed ecco gli effetti speciali curati, sul set,
da Richie Cordobes e dal suo team che si sono occupati,
nel particolare, degli "effetti fisici":
di tutti i tipi di vento, per esempio, della pioggia,
della neve e delle esplosioni. Doveva crollare la
cima del monte con il suo bravo seguito di
terriccio e pezzi di ghiaccio? Nessuna paura. Ogni
tipo di detrito fatto cadere dinnanzi alla macchina
da presa accuratamente posizionata può dare
effetti sorprendenti. 
tante,
ve lo possiamo assicurare. Grazie, ancora una volta,
a Cordobes e i suoi. Il Signore degli Anelli
non é un film d'azione propriamente detto, ovvero
con sparatorie, esplosioni e inseguimenti. Ma proprio
perché di fantasia ha richiesto spesso una maggior
cura nei particolari. E la tecnologia ha dato una
mano non indifferente, soprattutto nella fase post-ripresa.
Cavi
ed elastici che servivano a rendere più realistica
la scena hanno potuto, per esempio, essere cancellati
in un secondo momento. 
