RAGAZZI NEWS n. 27
- Scoprire l'arte divertendosi: nel segno del giallo
Anche
quest'anno l'iniziativa organizzata da Art'é
ha riscosso un notevole successo. Detective per
un giorno, segugi dal fiuto eccezionale. Smessi i
panni quotidiani, centinaia di ragazzi (di
un'età compresa tra i 7 e i 13 anni) hanno
indossato metaforicamente il famoso cappello a scacchi
del mitico Sherlock Holmes e, lente di ingrandimento
alla mano, si sono gettati alla ricerca di tracce
ed indizi per svelare, attraverso quella che può
essere definita una sorta di "caccia al tesoro
in giallo", misteri, intrighi e delitti tra i
più efferati.
Quando?
Domenica 25 marzo, all'interno dei più
importanti musei italiani (in tutto circa 40), tra
opere d'arte, quadri, statue, affreschi, vasi e così
via. Un modo nuovo e divertente per far scoprire attraverso
il gioco, anche ai più piccoli, non
solo le opere e i tesori artistici del nostro paese,
ma anche i musei, vissuti spesso come luoghi "barbosi",
come un'alternativa poco attraente ai banchi di scuola.
(perlopiù ci si ricorda, a visita finita, solo
i panini del bar!)
Un'iniziativa, questa dei "Bambini al museo",
in cui Art'é, la società di Bologna
esperta di arte e didattica museale (che da due anni
porta avanti l'iniziativa con successo in collaborazione
con il Ministero per Beni e le attività culturali),
crede molto, come emerge dalle parole di Marco
Dallari, docente di Pedagogia Generale coinvolto
nell’ iniziativa:
"Quadri,
statue, vasi dipinti, frammenti, possono stare davanto
a noi estranei e silenziosi, oppure possono raccontarci
qualcosa di loro, ma soprattutto dei luoghi, del tempo,
delle persone che possono vivere e rivivere in infinite
e fantastiche storie capaci di nascere e farsi ascoltare
a partire dalla loro presenza."
Due grandi giallisti hanno ispirato e realizzato il
progetto: Carlo Lucarelli, scrittore e conduttore
di trasmissioni televisive e Maurizio Matrone,
poliziotto giallista, esperto di misteri polizieschi
ambientati nei musei. Come si sa, ogni museo é diverso
dall'altro. Quindi ogni museo ha avuto il suo "caso"
da risolvere.
A
Palermo, per esempio, a Palazzo Abatellis (famoso
per gli intagli lignei di arte araba, le ceramiche
di origine ispano-moresche, oltre a dipinti e frammenti
vari) i bambini, dopo aver ricevito gli "strumenti
del mestiere" (una lente, un tesserino di
riconoscimento, un block notes ed una matita), si
sono dati da fare a svelare l'enigma del busto di
Eleonora e del Trionfo della Morte, un'opera per molti
aspetti piuttosto "misteriosa", anche per
gli studiosi d'arte addetti ai lavori... 
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Approfondimento
Museo Nazionale Etrusco
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