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RAGAZZI NEWS n. 52 - Resuscita la Biblioteca di Alessandria
con un tocco di modernità

bibliotecaLe nostre biblioteche, nel corso dell'anno, spesso chiudono per brevi periodi e il motivo principale, generalmente, é la necessità di mettere un po' d'ordine tra schedari, archivi, carte, cartacce e libri acquistati ex novo che per settimane sono rimasti ad impolverarsi in un angolo, attendendo pazientemente una propria collocazione. E allora perché tanto clamore per la "riapertura" della biblioteca d'Alessandria?

tempio Innanzitutto non si tratta di una biblioteca qualsiasi, collocata in un edificio scrostrato della cittadina piemontese, bensì di quella che per secoli é stata considerata una delle meraviglie del mondo antico. Che, alla fine di aprile, letteralmente "rinascerà" dalle proprie ceneri. Dal momento che centinaia di anni fa era stata distrutta completamente, a più riprese, dalle guerre e dal fanatismo religioso. E resusciterà esattamente nel luogo dove sorgeva l'esimio antenato. Nel quartiere di Silsila. Ad Alessandria d'Egitto, per l'appunto. La Biblioteca di Alessandria fu costruita all'inizio del III sec. a. C. e fu voluta da Tolomeo I. Tolomeo I, dopo anni di guerre sanguinose, era riuscito a farsi proclamare Re d'Egitto, fondando la Dinastia Tolemaica che durò circa 300 anni. Fino alla morte di Cleopatra VII nel 31 a.C., anno in cui l'Egitto divenne una provincia romana. Tolomeo I (conosciuto anche con il nome di Sotere="il preservatore") fu un uomo di lettere, imbevuto di cultura greca, appassionato di Aristotele.

Tolomeo Cercò sempre di amministrare il suo regno quasi fosse un'impresa, trasformando ben presto la capitale, Alessandria, in uno dei centri culturali, commerciali ed economici più importanti. Pensate che il commercio marittimo si sviluppò a tal punto da costringere Tolomeo a far costruire sull'isola di Faro un enorme faro (una delle sette meraviglie del mondo), affinché le numerosissime navi presenti nel porto non cozzassero l'una contro l'altra. Grande ammiratore di Alessandro Magno, tanto da arrivare a rapirne la salma e fargli costruire una maestosa tomba in Egitto, fu lui stesso storiografo, non solo dell'eroe macedone, ma pure delle proprie imprese. E fu proprio questo suo amore sconfinato nei confronti della storia a spingerlo a fondare, ad Alessandria, la biblioteca più grande di tutto il mondo antico. Un luogo che doveva conservare la summa del sapere scritto, che doveva essere messo a disposizione degli studiosi.

papiroPer poter raccogliere più materiale possibile, Tolomeo sguinzagliò in giro per il mondo d'allora (area del Mediterraneo e Medio Oriente, soprattutto) centinaia di "inviati speciali" con il compito specifico di acquistare o copiare tutto ciò che capitava loro sottomano e che ritenevano interessante. Anche alle navi straniere che attraccavano nel porto di Alessandria veniva richiesto di mettere a disposizione eventuali biblioteche personali. Da riprodurre e restituire, ovviamente. L'edificio era composto dalla biblioteca in senso stretto che arrivò, con questa politica, a contenere un mezzo milione di rotoli di papiro o tavolette di cera, e da un museo (=tempio delle muse).

papiroProgettato da Demetrio Falerio, un discepolo di Aristotele, su modello ateniese, custodiva le edizioni critiche ai testi stessi e, sotto i Tolomei, divenne una vera e propria università. Studiosi e studenti accorrevano da tutto il mondo conosciuto per insegnarvi o per seguire le lezioni. Tra gli illustri frequentatori della biblioteca: Euclide, il padre della geometria, Aristarco di Samo e Ipparco di Nicea, tra i più grandi astronomi dell'antichità, e tanti altri ancora. L'amministratore della biblioteca era un sacerdote nominato dal sovrano. I poeti ellenistici più famosi dell'epoca, da Callimaco ad Apollonio Rodio, combatterono battaglie all'ultimo respiro per essere nominati bibliotecari. Si dice che all'epoca di Cleopatra i volumi conservati nella biblioteca fossero più di settecentomila, collocati in nicchie nel muro, e contenessero tutto il sapere della grecità, da Omero in poi. L'esempio del padre fu seguito dal figlio Tolomeo II. Sotto il suo governo, Alessandria si confermò come il più importante centro letterario, matematico e scientifico dell'antico mondo occidentale e mediorientale. Una nuova Atene in Egitto! prosegui la lettura dell'articolo

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