RAGAZZI NEWS n. 56
- TV e Tele-dipendenza
"Omaggio" alla
protagonista di questi giorni, la TV. Con un Post-Scriptum:
siamo diventati tutti teledipendenti?
Rilassati
o prigionieri?
Il
piccolo schermo ci cattura, quindi, approfittando
dei nostri geni, ma siamo poi noi stessi a non voler
distogliere l'attenzione ed a rimanere troppe
ore davanti alla tv, senza provare, il più
delle volte, alcun piacere. Anzi, con una precisa
sensazione di torpore, di inutile passività
e, perché no, anche con una certa dose di sensi
di colpa, dovuta al fatto che avremmo potuto impiegare
meglio, in modo più produttivo o più
divertente, il nostro tempo.
La ragione principale di tutto ciò é
che, alla fin fine, la tv rilassa.
E'
scientificamente provato che, quando si é assorti
davanti al televisore, il battito cardiaco e il consumo
di calorie scendono al minimo e il cervello riduce
ogni attività, come quando ci si sta per addormentare.
Il relax é, perciò, intenso e si sa
che ciascuno di noi, vivendo giornate piuttosto impegnative
e talvolta anche poco gratificanti (come potrebbe
essere, per esempio, il lavoro per gli adulti, mentre
per i bambini la scuola o lo stress derivante
da attività sportive troppo competitive, ecc.),
ha bisogno di distrarsi, di fermarsi un po’.
Ma
il relax offerto dalla tv ha una controindicazione:
non appena spento il televisore, il benessere del
rilassamento sparisce, lasciando nelle persone un
senso di intorpidimento, di svogliatezza e
una certa dose di ansia. Ed é proprio la "paura"
di provare queste spiacevoli sensazioni che ci induce,
inconsciamente, a non spegnere la tv ed a saltare
con lo zapping da un programma all’altro, senza avere
un preciso interesse per nulla. Questo fenomeno viene
definito tv - dipendenza.
Per
una tv "salutare"
"Cattiva
maestra", "ladra di tempo", "serva
infedele", "la grande sorella", "bambinaia
elettronica": sono solo alcune delle definizioni
che esprimono preoccupazione, timore e allarme per
il ruolo che la televisione ha assunto nella
società contemporanea. Non tutto, però,
é negativo nella televisione.
Essa é, sicuramente, il mezzo di comunicazione più
diffuso (basti pensare che, di media, una famiglia
possiede minimo due televisori), poiché non solo ci
informa, in tempo reale, su tutto quello che
accade nel mondo, ma ci propone anche una quantità
di programmi talmente differenti uno dall'altro,
che vanno ad interessare ogni fascia d'età e soddisfano
ogni gusto personale.
Può essere un mondo di infinite scoperte,
uno stimolo a scelte e un ulteriore modo per arricchire
la propria cultura. Ma, affinché questo mezzo
sia "salutare", bisogna sicuramente
saperlo valutare con occhio critico, cosa fattibile
da parte degli adulti, ma impossibile per i bambini
che, fino ai sei sette anni, non sono ben attrezzati
per comprendere a pieno ciò che guardano.
Con la conseguenza di non riuscire a distinguere tra
realtà e finzione. Per ovviare a ciò,
i genitori non dovrebbero lasciare da soli i bambini
davanti allo schermo, ma dovrebbero operare delle
selezioni sulla programmazione, e aiutare i
propri figli nella comprensione di ciò che
vedono.
Velleda Minkusch
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Paragrafi
Predisposizione
genetica
Rilassati o prigionieri
Per una tv salutare
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