RAGAZZI NEWS n. 42
- La comicoterapia: la risata, che medicina!
Ahhahhahhahhh,
Ahhhha...! Che bella quella risata che
ogni tanto ci prende dallo stomaco, incontenibile,
che ci fa venire il singhiozzo e ci fa piegare in
due. Ridere ci fa stare
bene. Ci rende attivi, ci riempe di energia. L'umore
migliora e ci sentiamo più positivi nei confronti
del futuro e delle persone che ci circondano. Tutto
ciò é un dato di fatto.
Pensate
che ridere é un'espressione innata. Tutti abbiamo
la facoltà di ridere, indifferentemente a quale cultura
apparteniamo o in quale parte del mondo viviamo. Il
primo sorriso compare sul volto di un bambino
entro le prime sei settimane di vita, ed é, con il
pianto, uno dei pochi mezzi che ha per comunicare.
Ed é sempre ben accolto dalla mamma, tanto che il
neonato tende a ripeterlo, proprio per accattivarsi
chi gli sta intorno, come fanno molti cuccioli di
animali! Della serie: meglio tenersi buoni gli enormi
e buffi abitanti di questo strano pianeta Terra! Fin
qui la norma.
Ma
che il ridere potesse diventare veramente una terapia
utile per accelerare il processo di guarigione anche
di mali fisici, é una intuizione piuttosto
recente. Secondo alcuni studiosi, infatti, tutti noi
nasciamo con una naturale tendenza verso il gioco
e il divertimento in genere. Quando si diventa adulti,
purtroppo, questa naturale inclinazione viene spesso
sostituita dall'ansia, dalla depressione e
dalla paura, anche se i nuovi umori non riescono,
fortunatamente, a schiacciare completamente il nostro
cosiddetto "potenziale creativo".
Si
sa che spesso coloro che furono definiti geni, da
Einstein allo scienziato Edison, in realtà
si divertivano come matti a portare avanti i loro
studi. Solo così riuscirono a mantenere intatto
quell'entusiasmo e quel desiderio di scoperta,
che li portarono ai ben noti risultati. E fisicamente,
che cosa succede al nostro corpo nell'arco di tempo
di una risata? Di tutto e di più, verrebbe
da rispondere!
Tutti
i nostri grandi sistemi sono coinvolti, dal muscolare,
al cerebrale, al cardiaco, in fasi successive. In
un primo momento, infatti, é come se una mano
invisibile ci accarezzasse dolcemente. Poi l'aumento
di ossigeno nel nostro organismo ci porta a una condizione
di completa rilassatezza grazie anche a una
liberazione delle vie respiratorie superiori.
La
risata può far cessare una crisi d'asma e persino
far diminuire il tasso di colesterolo nel sangue.
Un vero e proprio massaggio interno. E senza
dover ricorrere a farmaci!
Basti pensare che se ridessimo 100 o 200
volte al giorno, sarebbe come se corressimo per 10
minuti come lepri all'aria aperta. In America sono
ormai numerosissime le cliniche che hanno adottato
la terapia della risata come cura da prescrivere ad
ammalati di diverso tipo, compresi i reduci da operazioni
chirurgiche. E spesso clown accompagnano i
dottori nelle visite, organizzando scherzi di tutti
i tipi, con strumentazioni di ogni genere, dal ranocchio
a pompetta a trombette di ogni forma e misura.
I
primi "dottori-clown" apparvero negli anni
'80 a New York. Fu il signor Michael Christensen,
clown professionista, a fondare nel 1986 la "The Clown Care Unit"
(l'unità di clown-terapia). Scopo: portare il sorriso
e la fantasia negli ospedali. Oggi, a New York, lavorano
35 "dottor clown", in ben 7 ospedali.
E altre associazioni di questo tipo sono attive
in Francia e in Svizzera, senza dimenticare l'esperienza
del Dr. Patch Adams (da cui é stata tratto anche un
film con Robin William), fondatore dell'Istituto Gesundheit,
una casa-ospedale in West Virginia. Il Dott. Patch,
con le sue maschere e le sue camicie sgarganti, si
é sempre sentito oltre che medico, clown. Nella convinzione
che il contagio meno rischioso e più benefico sia
quello da risata! Che é poi uno dei principi su cui
si basa la clownterapia.
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