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RAGAZZI NEWS n. 47 - Argentina: crisi annunciata?

ArgentinaIn queste ultime settimane, purtroppo, l'Argentina é salita agli onori della cronaca a causa della crisi economica che l'ha investita, come un fiume in piena, e che ha gettato moltissime aziende sull'orlo della bancarotta e il 30% della popolazione (su un totale di 37 milioni di abitanti) quasi alla fame.
Argentina scontri Le banche sono chiuse (tragiche le immagini delle persone in coda dinnanzi agli sportelli, nel disperato tentativo di ritirare i propri risparmi), pensioni e stipendi non vengono pagati da mesi. In tanti, anche appartenenti al ceto medio, hanno perso il posto di lavoro e sono andati ad ingrossare le file di coloro che, ogni giorno, elemosinano un pasto caldo presso le mense parrocchiali. Persone che, fino a poco tempo fa, erano abituate a non farsi mancare nulla e a condurre una vita decorosa.
crisi ArgentinaCi sono stati scontri violenti con la polizia, assalti ai forni per rubare il pane, manifestazioni contro il Parlamento, per non parlare delle dimissioni dell'ultimo presidente, Rodriguez Saa. E non sono mancati i morti, tra cui tre ragazzi uccisi a fine dicembre in strada da una polizia che temeva (forse a ragione) di perdere il controllo della situazione. Sembra di rivivere i momenti bui vissuti da questo enorme stato anni fa. La democrazia, come in tutte le situazioni di crisi, vacilla trascinando con sé tutti i ministri che si sono dimessi in massa.
La censura si occupo nuovamente della stampa; particolare non secondario per un paese che ha conosciuto il peronismo e la dittatura militare, oltre a ricorrenti crisi economiche tra cui, non dimentichiamo, la grande depressione degli anni Trenta.
Buenos AiresMa quali sono state le cause della crisi? Senza addentrarci in argomentazioni economiche di difficile comprensione, partiamo dalle cause cosiddette nazionali. La corruzione, innanzitutto, che ha coinvolto e screditato tutta la classe politica che, per mantenere il consenso e soprattutto ingraziarsi i fortissimi sindacati argentini, ha impiegato una quantità di fondi impressionante per realizzare opere pubbliche, accumulando un debito estero di ben 200 miliardi di dollari.

PatagoniaL'immensità del territorio, poi, ha da sempre creato attriti tra il potere centrale, simboleggiato dal presidente, e le regioni, da sempre alla ricerca della propria autonomia. Per non parlare poi dell'altissima percentuale di evasione fiscale e della tendenza, da parte delle classi più ricche, di trasferire i capitali all'estero anziché re-investirli in attività produttive per l'Argentina. Ma la causa scatenante é stata un'altra, anche se tutte questi fattori hanno avuto il loro peso.

Nel 1991 l'ex ministro dell'Economia Domingo Cavallo decide di agganciare la moneta locale, il peso argentino, al dollaro statunitense, con l'approvazione del governo Cavallo americano e di Wall Street. La speranza é quella di far affluire dall'estero capitali che avrebbero dato nuovo slancio all'economia locale. Le cose vanno bene fino ad un certo punto: soprattutto americani, italiani e spagnoli investono molto in Argentina, partecipando, tra l'altro, alle privatizzazioni di linee aeree, telefoniche e quant'altro, fino a quel momento, era gestito dallo Stato. Poi, abbastanza all'improvviso, sul finire degli anni Novanta il dollaro, come conseguenza del boom economico americano, schizza alle stelle trascinando con sé, in modo dunque un po' forzato, il peso argentino.
Come conseguenza, le monete dei paesi confinanti vengono svalutate... prosegui la lettura dell'articolo

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Paragrafi
Argentina: storia e geografia
Schede
Argentina: cronologia (1816 - 1999)
Mappa
Argentina: geografia
Curiosità
Lo sapevate che...

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